Charlie Musselwhite è un gran tipo. Coi suoi modi da vecchio gentiluomo del Sud, la valigetta piene di armoniche e i suoi blues tutti in testa… è uno di quei tipi che ti entrano dritto nel cuore.
Un passato avventuroso quello dell’ex-ragazzo di Kosciusko, Mississippi, speso tra i juke-joint del profondo Sud, la Memphis degli anni ‘50 e i bassifondi di Chicago… se non a lui, a chi altri avrebbe potuto ispirarsi Dan Aykroyd per dar vita al personaggio di Elwood Blues? Un’esistenza consacrata al blues, la sua, cominciata in anni in cui il colore della pelle faceva la differenza, vissuta come fosse una canzone e “suonata” accanto ad amici come Muddy Waters e John Lee Hooker – che, tra l’altro, gli fece da testimone il giorno delle nozze -. Charlie si ritrova ora con due dozzine di album sulle spalle, una lista di collaborazioni troppo lunga per poter essere anche solo pensata e una luce nello sguardo che lo fa sembrare il giovane ribelle di un tempo.
Charlie è stato anche ospite in numerose registrazioni. Tra gli altri ha suonato negli album di Tom Waits, Eddie Vedder, Ben Harper, John Lee Hooker, Bonnie Raitt, The Blind Boys of Alabama, INXS e più recentemente Cyndi Lauper. Nel 2010 è stato investito come membro della Blues Foundation’s Blues Hall Of Fame. Nella sua carriera ha vinto 24 Blues Grammy Award e nel 2011 ne ha vinti ben 2, come miglior armonicista, miglior artista di blues tradizionale.